Workshop: Beni naturalistici e tecnico-scientifici: competenze e approcci conservativi
a cura dell’ANMS e del Gruppo di lavoro “Restauro nei musei scientifici”
martedì 17 maggio dalle ore 14.30 alle ore 16.30 – Sala Brambilla
All’interno dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS) si è formato recentemente un Gruppo di lavoro per discutere di alcune criticità che riguardano la conservazione e il restauro delle collezioni presenti nei musei scientifici. Il lavoro del gruppo si è concentrato sui problemi che riguardano sia i reperti naturalistici (animali, piante, minerali, reperti anatomici e anatomo-patologici…) sia gli strumenti scientifici e il patrimonio tecnologico. Si tratta di un patrimonio vasto, con un valore culturale in parte ancora da scoprire e meritevole di essere tramandato alle generazioni future.
L’inserimento delle collezioni di beni del patrimonio naturalistico, scientifico e tecnologico nel novero dei beni culturali comporta, come negli altri settori normati dal Dlgs. 42 del 22 gennaio 2004, che gli interventi di conservazione e restauro che si rendano necessari debbano essere eseguiti da professionisti abilitati con la qualifica di Restauratore di Beni Culturali nello specifico settore di appartenenza del bene. Su questi aspetti la legislazione sulla competenza professionale e sulla formazione specifica dei restauratori presenta alcune lacune: ad oggi, infatti, per il patrimonio naturalistico non è stato definito alcun settore specifico, mentre per quanto riguarda “Strumentazioni e strumenti scientifici e tecnici” (settore 12), ben pochi sono i restauratori in elenco. Anche per quanto concerne la formazione si riscontrano forti criticità visto che nessun Percorso Formativo Professionalizzante affronta la specificità dei reperti naturalistici e che al momento è attivo un solo PFP 6 che prevede la formazione del Restauratore sia di strumenti scientifici che di strumenti musicali. Questo stato di fatto presenta oggettive difficoltà ai musei che vogliono adempiere ai propri obblighi di tutela e salvaguardia del patrimonio e partecipa ad un complesso intreccio di criticità che merita di essere portato alla luce, indagato e discusso.
Convinti che una maggiore conoscenza degli aspetti metodologici e pratici del restauro in questi settori porti ad una crescita comune attraverso la discussione e il confronto, proponiamo di affrontare il tema a partire da alcuni casi emblematici della conservazione e del restauro di questo ricco e variegato patrimonio.
Programma del workshop
Ore 14:30 Introduzione e presentazione del Gruppo di lavoro a cura di Fausto BARBAGLI (Presidente dell’Associazione Nazionale dei Musei Scientifici) e Elena BONACCORSI (coordinatrice del gruppo di lavoro)
Ore 14:45 Anna GIATTI (coordinatrice del gruppo di lavoro) – Studio, conservazione e restauro degli strumenti scientifici: alcuni aspetti cruciali.
Ore 15:00 Marianna CAPPELLINA (Responsabile Conservazione e Restauro Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci – Milano) – Ricerca e metodo nel restauro del patrimonio scientifico-tecnologico.
Ore 15:15 Antonella AQUILONI (Responsabile Laboratorio di Restauro del Museo Paleontologico di Montevarchi – AR) – Esperienze di lavoro in un laboratorio di restauro paleontologico
Ore 15: 30 Salvatore RESTIVO (Tecnico delle collezioni antropologiche e zoologiche, Centro di Ateneo per i Musei, Università di Padova) – Aspetti metodologici di restauro e conservazione dei reperti zoologici.
Ore 15:45 Andrea DORI, Lucia DORI (Officina del Restauro, Firenze) e Giorgio Strano (Curatore delle collezioni del Museo Galileo – Firenze) – Il Restauro del Globo Celeste di Jadochus Hondius Jr. (1613)
Ore 16:00 Domande ai relatori e dibattito
Ore 16:15 Giorgio BONSANTI (ex Università di Firenze) Sintesi e conclusione dei lavori


