Direzione Regionale Musei Emilia Romagna

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DIRETTORE

Direttore: Mario Scalini

Interventi di restauro ed esposizioni della Direzione Musei Emilia Romagna

La Direzione Musei Emilia Romagna promuove l’integrazione di percorsi culturali di fruizione, la costituzione di un sistema regionale integrato comprendente gli istituti e i luoghi della cultura statali e quelli delle amministrazioni pubbliche e private presenti nel territorio di competenza. Tra i suoi compiti primari vi è la conservazione del patrimonio ad essa affidato, oggetto continuo di monitoraggi e di programmati interventi di restauro. Siano questi finanziati dallo Stato che da enti privati, essi permettono di recuperare, promuovere, valorizzare e divulgare il patrimonio regionale. Tali interventi sono spesso connessi ad esposizioni, organizzate nelle diverse sedi della Direzione.

Il soffitto in carta dell’Alcova di Casa Romei: caratteristiche tecniche, problematiche conservative ed interventi di restauro di un gioiello del primo rinascimento ferrarese

Casa Romei, uno dei siti afferenti alla Direzione Musei Emilia Romagna, è un rarissimo esempio di dimora nobiliare ferrarese ai tempi di Lionello e Borso d’Este. Non solo questo splendido edificio è rimasto pressoché immutato nella pianta e nell’alzato, ma conserva altresì alcuni rari manufatti decorativi originali, tra cui un raffinato soffitto a cassettoni rivestito in carta decorata. Nel 2019 si è dato inizio ad un complesso lavoro di studio e restauro di questa ed altre importanti strutture architettoniche all’interno dell’ambizioso progetto del MIBACT denominato “Ducato Estense”, che prevede la “realizzazione di interventi strutturali per il restauro di beni architettonici estensi e la promozione nel suo complesso del territorio legato alla Casa d’Este e alla sua eredità”. In questo video presentiamo caratteristiche tecniche, problematiche conservative ed interventi di restauro passati e futuri di questo gioiello del primo Rinascimento ferrarese.

Esposizione Il Genio in guerra nell’età di Leonardo, Michelangelo, Dürer

Nel 2019, in occasione dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, il Polo Museale Emilia Romagna ha organizzato presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna la mostra Il Genio in guerra nell’età di Leonardo, Michelangelo, Dürer, a cura di Mario Scalini. L’esposizione è stata dedicata alle abilità del Maestro come ingegnere militare nella pianificazione difensiva delle città e nelle modalità di attacco per mezzo dell’artiglieria. Accanto a planimetrie e mappe con centri abitati, sono state esposte alcune carte con dettagli di fortificazioni, di apparecchi difensivi ed offensivi, sia eseguiti da Leonardo che da suoi contemporanei. Un’occasione per dare rilievo ad un debito concettuale e tecnologico che Michelangelo e Dürer contrassero con gli ingegneri del primo Rinascimento al pari di Leonardo e un viaggio alla scoperta delle esperienze condotte sulle strutture fortificate dal 1470 al 1530 e della capacità innovativa degli ingegneri del tempo.

Esposizione Alfonso Lombardi. Il colore e il rilievo

 Nel 2020, nell’ambito delle celebrazioni raffaellesche, la Direzione Musei ER ha promosso presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna l’esposizione Alfonso Lombardi. Il colore e il rilievo, a cura di Alessandra Giannotti e Marcello Calogero. L’anno delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Raffaello ha offerto l’occasione di ricordare a Bologna Alfonso Lombardi (Ferrara 1497 ca. - Bologna 1537), abile plasticatore nel solco della tradizione padana rinnovatasi alla luce della diffusione dello stile dell’Urbinate a nord degli Appennini. La fama sovranazionale dello scultore, attestata dalla Vita che gli dedicò Giorgio Vasari, emerge dalla rete di relazioni da lui intrattenute con i potenti del momento, come il duca di Mantova Federico II Gonzaga, il re di Francia Francesco I, il cardinale Ippolito de' Medici e l’imperatore Carlo V. La mostra ha raccontato in quattro sezioni il breve ma fulgido percorso dello scultore ferrarese in Emilia.

Esposizione La fortuna visiva di Raffaello nella grafica del XVI secolo da Marcantonio Raimondi a Giulio Bonasone

Nel 2020, nell’ambito delle celebrazioni raffaellesche, la Direzione Musei ER ha promosso presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna l’esposizione La fortuna visiva di Raffaello nella grafica del XVI secolo da Marcantonio Raimondi a Giulio Bonasone, a cura di Elena Rossoni. Nei suoi soli 37 anni di vita Raffaello è riuscito a lasciare un'impronta indelebile sull'intera arte occidentale, creando modelli fondativi, recepiti ed elaborati per secoli. A promuovere una capillare diffusione del suo stile fu lo stesso artista, quando decise di affidare i propri disegni ad incisori, contribuendo così ad amplificare la propria fama.

A partire dal 1510 circa, Raffaello entrò infatti in contatto con l’incisore bolognese Marcantonio Raimondi, dando origine ad una nuova stagione di produzione e diffusione della stampa. La mostra percorre questo confronto attraverso opere di incisori quali lo stesso Raimondi, Marco Dente, Agostino Veneziano, Ugo da Carpi, il Maestro del Dado, Nicolas Beatrizet e Giulio Bonasone. Patrizia Maria Cirino Elisabetta Polidori Elena Rossoni

Il patrimonio culturale ad essa afferente è estremamente ricco, diversificato e capillare. La Direzione coordina infatti le attività di valorizzazione di 26 tra musei, gallerie, monumenti, aree archeologiche e dimore storiche di proprietà statale, distribuiti sull’intero territorio regionale.

La Direzione Musei Emilia Romagna, nata ieri sulle ceneri del Polo, è erede della gloriosa soprintendenza di Bologna guidata da Emiliani e prima da Gnudi come organo dello stato competente in tutela.