mercoledì 18 maggio dalle ore 16.00 alle ore 18.30 – Auditorium
A cura Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze
16:00-18:20 Dall’archeologico al contemporaneo. L’impegno della Scuola di Alta Formazione e Studio dell’OPD nella conservazione e nella valorizzazione dei beni culturali
16:00-16:20 La SAFS al tempo del Covid Relatore: Letizia Montalbano
16:20-16:40 L’esperienza del Master FOP-OPD in Conservazione e gestione delle opere d’arte contemporanea – Relatore: Renata Pintus
16:40-18:20 Le tesi discusse alla SAFS dell’OPD nell’ultimo Anno Accademico 2002-21. PFP 4, Materiali e manufatti ceramici, vitrei e organici. Materiali e manufatti in metallo e leghe:
16:40-17:00 Anita Bressan – Spada in ferro ed elmo in bronzo di periodo ellenistico dalla tomba 52 della necropoli di Santa Maria Cardetola, Crecchio (CH). Microscavo, intervento conservativo e nuove proposte di consolidamento dei materiali organici residui.
17:00-17:20 Simone Di Virgilio – Il restauro di due bronzetti raffiguranti Sansone uccide i filistei (XVI sec) dal Museo Nazionale del Bargello. Studio tecnologico e sfide metodologiche per il montaggio reversibile e l’integrazione materica e cromatica.
17:20-17:40 Caterina Donati – Studio di due bicicli di fine Ottocento del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e restauro del tipo Kangaroo.
17:40-18:00 Roberta Mangiola – Il restauro della Croce astile di Asciano Pisano. Tecniche di integrazione delle lacune sugli smalti traslucidi e opachi.
18:00-18:20 Giovanni Rotondi – Frammenti di statuaria bronzea di età romana. Studio, restauro e aspetti tecnologici.
L’emergenza sanitaria ha avuto un forte impatto sulle attività didattiche della Scuola di Alta Formazione e Studio dell’Opificio delle Pietre Dure negli anni accademici 2019-20 e 2020-21, come su tutto l’ambito della formazione: una riorganizzazione complessa ma piena di elementi di riflessione per il futuro ha consentito comunque di portare a termine i programmi teorici e pratici nei Percorsi formativi professionalizzanti – PFP – attivi (n. 1, 2, 3, 4 e 5) e di diplomare dieci nuovi restauratori di beni culturali nei PFP 2 e 4, specialisti cioè nel restauro di manufatti dipinti su diversi supporti mobili, legno scolpito e policromo, ceramica, vetro, materiali organici, metalli e leghe. A questi ultimi vogliamo dare la parola per raccontare l’esperienza di tesi condotta nell’ultimo anno di studio, che rappresenta per loro la prova generale della futura attività professionale.
Particolarmente ricca e interessante è stata nell’ultimo anno la proposta di cantieri esterni all’Istituto, realizzati grazie alla collaborazione con importanti realtà operanti sul territorio regionale (tra gli altri le Gallerie degli Uffizi per il restauro delle pitture murali di Bernardino Poccetti nella Sala di Bona di Palazzo Pitti, la SABAP di Firenze per il portale e le pitture murali della chiesa di San Bartolomeo a Monteoliveto, l’Archivio Storico del Teatro del Maggio di Firenze per i materiali relativi alle scenografie, l’Eremo di Camaldoli per i preziosi codici della Biblioteca annessa al monastero) o frutto di ormai consolidate partnership, come quella con la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, presso la quale si è svolto il recente cantiere didattico dedicato al condition report dei dipinti e delle opere di grafica conservate nei depositi.
Questa rete di collaborazioni si è ulteriormente ampliata, a comprendere, tra gli altri, il Centro per le arti contemporanee Luigi Pecci di Prato, La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, la Fondazione Museo archivio Ginori della manifattura di Doccia.
Nel corso dell’anno 2021 sono state inoltre organizzate dalla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali del Ministero della Cultura alcune importanti occasioni per valorizzare i corsi e le attività delle SAFS, anche nel senso di un’offerta formativa congiunta tra le scuole del MIC, che si sono dotate a tal fine di un unico regolamento.
Solo da poche settimane si è anche conclusa con la discussione degli elaborati finali e la consegna dei diplomi l’edizione 2020/2021 del Master specialistico in Conservazione e gestione delle opere d’arte contemporanea, promosso dalla Fondazione Opificio (fondazione strumentale costituita nel 2017 dalla Cassa di Risparmio di Firenze a supporto delle attività dell’Opificio delle Pietre Dure) con sede presso la SAFS dell’Istituto, che si è protratta fino al 2022 a causa dell’emergenza pandemica. I 25 allievi del corso sono stati impegnati in attività teoriche e pratiche che, a partire dalla definizione del peculiare statuto dell’opera d’arte contemporanea, hanno consentito loro di affrontare con il supporto dei più qualificati professionisti del settore e con un approccio trasversale questioni tecniche, museografiche e museologiche, giuridiche, scientifiche e infine più strettamente conservative relative al complesso sistema dell’arte contemporanea, delle quali si intende offrire una prima sintesi


